La storia del limone di Sorrento è molto antica. Si narra che già nel primo secolo dopo cristo erano varie le coltivazioni. Probabilmente gli ebrei che si spostarono nei territori italici portarono con loro questa pianta che per loro aveva un significato spirituale. Oggi giorno l’albero di limoni è diventato caratteristica principale dei territori campani.
La pianta già all’epoca romana era presente, numerosi sono gli affreschi che ritraggono questa pianta.
La leggenda
Si narra che un console romano accecato dal potere desiderò cosi tanto diventare il più ricco dell’impero che Zeus gli diede il dono di trasformare in oro ogni cosa che toccava. Questo fu più che un dono una maledizione, ogni cosa che toccava con le mani diveniva oro, doveva prestare molta attenzione. Un giorno si recò ad osservare il lavoro dei suoi braccianti nei campi, video nel mezzo della collina un unico albero non fiorente, quasi secco, domandò che albero fosse e che frutti erano quelli che penzolavano dai rami. I braccianti non seppero rispondere. Lui si avvicinò e toccò il tronco dell’albero, sicuro che si trasformasse in ora. D’un tratto si accorse che non succedeva nulla, l’albero rimaneva del colore proprio. Dopo poco si accorse che aveva perso il potere che gli dei gli avevano donato. Qualche giorno dopo ritornò nei pressi dell’albero e vide spuntare alcuni frutti che non erano più marroni e grigi come prima, ma di un giallo accesso. Si erano trasformati nell’odierno limone!
Vantaggi
Oltre all’aspetto caratteristico del colore i limoni offrono anche altri vantaggi. Uno tra tutti quello di contenere il terreno. Durante alluvioni o terremoti le radici degli alberi tengono compatto il terreno non permettendo alcuna frana. Il limone di Sorrento è molto usato anche in cucina. Famosa è la pasta gli agrumi. Molto spesso si tratta di pasta fresca, oppure cerali come il riso cosparso di succo di agrume, in genere limone mischiato ad arancia.
Limone di Sorrento riconoscimento IGP (Identificazione geografica protetta)
Riconosciuto anche dall’igp nel 2000. L’igp sarebbe l’indicazione geografica protetta, un marchio d’origine attribuito dall’unione europea a un prodotto sul mercato.
La coltivazione dei limoni nasce precisamente nelle zone di Massalubrense per poi spostarsi a tutta l’area circostante fino ad arrivare alla costiera amalfitana.
L’università Federico Secondo di Napoli dopo numerosi analisi del prodotto conferma che è uno dei limoni più ricchi di vitamina C. Molto spesso ai turisti viene proposto l’acquisto di questo prodotto a un prezzo esorbitante, non sapendo che questi determinati prodotti si possono trovare a prezzi più ragionevoli nella stessa area. Purtroppo la penisola Sorrentina e Amalfitana tende a sfruttare il turista fino all’ultimo centesimo, in maniera abbastanza assurda.
Se vi trovate in penisola Sorrentina e volete fare scorta di Limoni andate in una qualsiasi salumeria e no nei centri appositamente creati per spillare soldi a voi turisti.
Il limone di Sorrento sta diventando una merce d’oro, che va protetta. Anche dopo lo specifico inserimento nella lista dei IGP, il mercato sta andando fuori controllo.
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